Titolo: Pesci e Fucili
Autore: Gianni Roghi
Editore: Sperling & Kupfer Editori S.p.A., Milano
Anno di Pubblicazione: 1952
Genere: Tecnico, Manuale
Collana: Sportiva di Sperling & Kupfer
Note:
*Questo libro é presente nella Libreria di Morgan*
È considerata, dall’editore, come la seconda edizione del libro “Caccia subacquea”, titolo che rimane ma si trasforma in occhiello per lasciar spazio al nuovo “Pesci e fucili”. La collana della Sperling & Kupfer, diretta ancora da Bruno Roghi, ora si definisce semplicemente “ sportiva”, con questo testo: “Storia, tecnica e agonistica dello sport in una serie di volumi che, affidati alla compilazione dei più noti esperti della materia, trattano separatamente le singole discipline sportive e compendiano un’opera completa e omogenea che l’atleta deve studiare, il dirigente conoscere e l’appassionato leggere”.
Prefazione alla seconda edizione:
Il volumetto della prima edizione, nato tre anni fa, era stato scritto più per piacevolmente distrarre le mie ore di lavoro e, allora, di studio universitario, che non per costituire un “testo” della letteratura subacquea italiana.
Questa edizione seconda mi è stata invece suggerita da alcuni diversi argomenti. Anzitutto per la rapidità con cui il primo volume fu esaurito, che mi fece considerare con quanto impensato crescente ritmo la nostra attività subacquea creasse proseliti e nuovi entusiasti. In secondo luogo per la quantità di lettere che decine e decine mi giunsero da parte di gentili lettori, avidi ancora di notizie, di consigli, di delucidazioni d’ogni genere, lettere che da un lato con lusinghieri giudizi mi manifestavano quanto il libretto, pur nella sua povertà, fosse stato gradito dai già esperti, e che dall’altro mi rivelavano quante persone esso da solo avesse....spinto sotto il mare. In terzo luogo per la sincera sorpresa che, a tre anni di distanza, nessuno in Italia abbia voluto, anche potendolo, aggiungere al mio primo passo, in merito a simili pubblicazioni, un secondo più valido. In quarto, ma non ultimo, per la coscienza di quanto la prima edizione fosse ormai superata da più vaste conoscenze ed esperienze, incompleta ed inferiore alle esigenze maggiori. Così, dunque, questa edizione viene a presentarsi del tutto corretta, aggiornata, collaudata, e infine largamente aumentata in quasi ogni sua parte e argomento. Sostanzialmente rifatta, insomma. Ho voluto, tuttavia, anche per ragioni editoriali, mantenerla fedele a se stessa e alla Collana nella quale prende posto. In questo volume si parla pressocchè esclusivamente della caccia mediterranea e del nostro mare: è un vademecum del pescatore subacqueo italiano, il quale se vorrà informarsi su altre zone o su pesci esotici non avrà oggi difficoltà, grazie alle varie pubblicazioni straniere facilmente reperibili, di apprendere quanto gli interessi. Ho dovuto altresì attenermi all’essenziale, sia per le ragioni editoriali suddette che per un principio di misura: oggi l’attività subacquea sconfina nell’immenso e diverso campo scientifico e in quello agonistico, in quello archeologico e in quello militare, in quello fotografico e cinematografico e industriale e artistico e addirittura alimentare. Scrivere, o solo accennare, di tutto, è impresa da enciclopedia, ed a mio avviso oggi ancora intempestiva. Qui si parla soltanto della caccia in sé, del pesce, dei nostri fondali, e del cacciatore dilettante, con quanto vi è di bello nell’etimologia di questa parola. E ce ne sarebbe a sufficienza per colmare un trattato di mille e mille pagine.....
Una citazione dal I° Capitolo - Il Pesce:
“Chi non sa distinguere una lucertola da un ramarro, un passero da una beccaccia, uno scarafaggio da un millepiedi? Tutti ci arrivano; ma chi sa distinguere un sargo da una ombrina, per non dire una sogliola da un rombo? Ben pochi a confronto, in verità.
Questo piccolo, empirico paragone, ci basta a dimostrare quanto ancora a tutt’oggi la conoscenza comune sul Pesce sia a un livello bassissimo. Ma non solo la conoscenza comune, chè anche la scienza ittiologica si trova, al cospetto di scienze riguardanti altri esseri viventi, quali ad esempio rettili ed insetti, in uno stato di considerevole inferiorità.
Pensate infatti quanto si conosce della vita, dei costumi delle api, delle formiche, e fate il parallelo con quanto si sa della vita, poniamo, del dentice.”
Un immagine del volume aperto su una delle pagine (l’immagine è attiva).
Le immagini e i testi sono tratti dal sito ufficiale www.gianniroghi.it si ringraziano per la collaborazione prestata, gli eredi di Gianni Roghi, Alberto e Tullia che hanno autorizzato la pubblicazione del materiale, ed Antonio Soccol che ha realizzato il sito, e concesso il materiale per realizzare questa scheda.
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